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La cefalea cronica è malattia sociale: Ddl approvato

Sanità pubblica Redazione DottNet | 18/04/2019 13:38

La proposta di legge approvata dall' Aula con 451 sì (un solo astenuto) è composta da un unico articolo e dispone l' accertamento della malattia che ne attesti l' effetto invalidante

La Camera ha riconosciuto all' unanimita' la cefalea primaria cronica come malattia sociale. La proposta di legge approvata dall' Aula con 451 si' (un solo astenuto) e' composta da un unico articolo e dispone l' accertamento della malattia, da almeno un anno, che ne attesti l' effetto invalidante tale da limitare, o compromettere gravemente, la capacita' di far fronte agli impegni di famiglia e di lavoro Le forme di cefalee riconosciute come malattia sociale sono l' emicrania cronica e ad alta frequenza; la cefalea cronica quotidiana con o senza uso eccessivo di farmaci analgesici; la cefalea a grappolo cronica; l' emicrania parossistica cronica; la cefalea nevralgiforme unilaterale di breve durata con arrossamento oculare e lacrimazione; l' emicrania continua La nuova norma affida al ministro della Salute il compito di emanare entro centottanta giorni dall' entrata in vigore della legge, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica e previa intesa con Conferenza Stato-Regioni, un decreto con i progetti finalizzati a sperimentare modelli innovativi di presa in carico delle persone affette da queste forme di cefalea Il provvedimento passa all' esame del Senato.

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 "Il riconoscimento da parte della Camera della cefalea primaria cronica come malattia sociale è un primo grande segnale di attenzione verso i circa 7 milioni di italiani che ne soffrono, con una prevalenza netta di donne e nella fascia 20-50 anni. Oggi esce dal cono d' ombra che la rendeva una malattia invisibile agli occhi delle istituzioni e della generalità di quanti non ne sono colpiti, per diventare malattia sociale. Ci auguriamo tempi brevi al Senato per il via libera definitivo: l' Italia sarebbe così il primo paese in Europa ad adottare un provvedimento come questo". Così la deputata della Lega Arianna Lazzarini, segretario della Commissione Affari sociali di Montecitorio e prima firmataria della pdl, commenta il riconoscimento della cefalea primaria cronica come malattia sociale approvata alla Camera. "Non parliamo del semplice 'mal di testa' passeggero - sottolinea Lazzarini - ma di una malattia cronica e invalidante vera e propria, molto più diffusa di quanto si possa immaginare, che purtroppo ha già portato alcuni pazienti a compiere gesti estremi. E' causa di un elevato calo della produttività con altissimi costi diretti - trattamenti, farmaci, visite, esami - e indiretti, come perdita di giorni lavorativi e riduzione dell' efficienza, stimati in 20 miliardi l' anno in Italia. Non a caso, secondo l' Organizzazione mondiale della sanità, questa patologia è al secondo posto tra le malattie invalidanti ed è tra le prime dieci cause al mondo di disabilità".

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